La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

martedì 5 febbraio 2013

Ofra Haza - Galbi

1988, altra tourne, altro fonico di palco che prova l'impianto, altro brano che mi colpisce.
L'elettronica e i bei suoni mi sono sempre piaciuti ma questo brano aveva qualcosa in più: una sonorità etnica mediorientale affascinante...
Mi informo e scopro che la cantante si chiama Ofra Haza, è israeliana di origini Yemenite, è molto tempo che canta musica tradizionale Yemenita.
Cerco... e trovo il disco: si intitola Shaday ed è un riuscitissimo mix di elettronica ed etnica.
Devo dire che quello che ha fatto poi non mi ha entusiasmato molto però questo e la produzione precedente, quella di musica tradizionale, mi è piaciuta assai.
Ofra Haza è morta di AIDS nel 2000.

Vi faccio ascoltare due brani da Shaday con gli originali a fronte, come si direbbe di un libro.
Il primo si intitola Galbi:


...e questo è l'originale


Il secondo si chiama Im Nin'Alu


...e questa è la versione originale


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