Recensioni si, ma non cercate cronologia, coerenza di generi o disquisizioni tecniche perchè non ne troverete. Quello di cui si parla qui sono unicamente sensazioni, ricordi e per usare una parola più che abusata, emozioni. Sarà più facile che scriva della situazione in cui ho ascoltato il brano di cui si parla invece che dell'anno di uscita o dei musicisti che vi hanno partecipato, per quello cercate su Wikipedia che ne sanno sicuramente più di me: sono solo un vecchio appassionato fruitore.
Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro. Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto. So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80. Che dire... proviamoci e vediamo che succede.
domenica 6 maggio 2012
Tuxedomoon - No Tears
Niente lacrime per le creature della notte. Lo cantavano nel '78 i Tuxedomoon, anche loro ascoltati le prime volte nei clubbini fiorentini. Travolgente, esagerato, trascinante. Al confine tra il dark, il punk e l'elettronico, esistevano questo pezzo e pochi altri con una miscela così dirompente.
Localini piccoli e bui, personaggi strani e ambigui, balli sfrenati, alcol e tutto il resto, questi erano il clima e i personaggi che animavano le notti a cavallo tra i '70 e gli '80, erano le creature della notte...
Anche loro visti con molta soddisfazione i primi anni '80
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