La musica con la pancia


Tutte la volte che si parla di musica succede che si comincia a disquisire sulla tecnica, lo stile, la bravura, l'originalità di un brano o di un artista ma poco spesso di cosa ci evoca o ci smuove dentro.
Così mi è venuto in mente di raccontare la MIA musica ovvero quella che mi piace ma da un punto di vista diverso ovvero descrivendo quello che mi ricorda o mi fa sentire quando l'ascolto.
So già che sarà durissima data la quantità di brani che mi danno brividi o che me li hanno dati e che spaziano dalla classica al rock, dalla musica d'autore italiana all'elettronica anni '80.
Che dire... proviamoci e vediamo che succede.

domenica 6 maggio 2012

Tuxedomoon - No Tears

Niente lacrime per le creature della notte. Lo cantavano nel '78 i Tuxedomoon, anche loro ascoltati le prime volte nei clubbini fiorentini. Travolgente, esagerato, trascinante. Al confine tra il dark, il punk e l'elettronico, esistevano questo pezzo e pochi altri con una miscela così dirompente.
Localini piccoli e bui, personaggi strani
e ambigui, balli sfrenati, alcol e tutto il resto, questi erano il clima e i personaggi che animavano le notti a cavallo tra i '70 e gli '80, erano le creature della notte...
Anche loro visti con molta soddisfazione i primi anni '80


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